RINOPLASTICA

La rinoplastica (dal greco antico ρίς, naso) è l’intervento chirurgico che permette di rimodellare il naso. In particolare si intende la modifica della forma strutturale esterna, che può essere eseguita sia per ragioni estetiche, sia per correggere aspetti funzionali legati a disturbi respiratori.
La rinoplastica fu per la prima volta sviluppata da Susruta, medico vissuto in India nel VI secolo a.C., che per primo descrisse un intervento nell’opera Susrutha Samhita. Lui e i suoi discepoli utilizzavano la rinoplastica per ricostruire i nasi che erano amputati come punizione per i crimini commessi.
La rinoplastica viene effettuata in anestesia locale con sedazione, o generale e va a modificare la forma del naso intervenendo sullo scheletro osseo e cartilagineo.
Rinoplastica chiusa
Questa tecnica operatoria viene effettuata attraverso delle piccole incisioni effettuate all’interno del naso, attraverso le quali, con gli appositi strumenti, e con tecniche che variano secondo come si vuole modificare la piramide nasale, viene modificata la componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale.

Rinoplastica aperta
La rinoplastica aperta è una variante della rinoplastica chiusa, e si esegue incidendo la cute della columella alla base del naso. Vengono quindi totalmente esposte le cartilagini della punta ed il dorso del naso.
La rinoplastica aperta, è più complessa della rinoplastica chiusa, ma è più precisa, perché le strutture nasali possono essere modificate alla vista del chirurgo. La rinoplastica con tecnica aperta comporta un intervento leggermente più lungo rispetto alla tecnica chiusa e la presenza di una piccola cicatrice esterna.

Rinoplastica con e senza tamponi
Nella rinoplastica con i tamponi al termine dell’intervento chirurgico questi vengono introdotti nelle fosse nasali per favorire l’emostasi e per mantenere in sede i frammenti di cartilagine rimodellati. I tamponi inseriti nelle fosse nasali subito dopo l’intervento chirurgico devono essere rimossi a distanza di uno o due giorni dall’intervento.
Nella rinoplastica senza tamponi si usano speciali sostanze, come la colla di fibrina, che sostituiscono i tamponi dal punto di vista funzionale, eliminando l’operazione di rimozione degli stessi nella fase post-operatoria e permettendo di respirare dal naso fin dal termine dell’intervento. L’unica medicazione protettiva visibile consiste in una piccola placchetta metallica posizionata sul naso e coperta da un cerotto.
Questa tecnica è stata sperimentata per la prima volta al mondo dal Professor Rubens Mattioli, che l’ha presentata in Italia nel corso di un congresso a Genova nell’anno 1986, e a livello internazionale in un congresso svoltosi a Vienna nel 1992.

Rinoplastica non chirurgica
Con questo termine viene indicato il rimodellamento del naso migliorandolo esteticamente senza ricorrere all’intervento chirurgico. La metodica è utilizzata dalla maggior parte dei chirurghi plastici per correggere piccole imperfezioni, per lo più esito di interventi già eseguiti, evitando di sottoporre il paziente ad un nuovo intervento chirurgico. In rari casi, molto selezionati, quando non vi sono problemi di ” dimensioni”, ma solo piccoli difetti di “forma” può sostituire l’intervento chirurgico. Consiste nell’iniettare nel tessuto sottocutaneo del naso un filler,andando a riempire le parti depresse, livellandole rispetto a quelle esuberanti. Il concetto è opposto a quello della chirurgia: la chirurgia demolisce una gibbosità, nella rinoplastica non chirurgica ciò non è possibile, per cui si va a livellare la gibbosità effettuando un riempimento con il filler a livello della radice o della punta del naso. Le indicazioni sono: correzione di piccoli difetti estetici e correzioni post-chirurgiche. I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: il trauma praticamente inesistente, il tempo di attuazione di appena 30 minuti, la possibilità di tornare subito alle proprie attività senza problemi, il costo notevolmente più basso rispetto a quello di un intervento chirurgico.
Gli svantaggi, molto significativi, sono che non è possibile ridurre la effettiva grandezza del naso, del dorso e specie della punta che sono la maggior parte delle volte il reale problema sentito dal candidato all’intervento. Del resto da molti anni la rinoplastica chirurgica è un intervento poco traumatizzante che non necessita più di anestesia generale né tamponi nelle narici, e del gesso che prima si adoperava.