MENTOPLASTICA

Il mento e l’angolo della mandibola possono determinare connotazioni fisionomiche completamente diverse a parità degli altri elementi del viso. La mandibola può assumere conformazioni diverse, tutte perfettamente compatibili con le funzioni fondamentali, ma con caratteristiche estetiche molto differenti: in particolare il mento e l’angolo della mandibola determinano connotazioni fisionomiche diverse:
– Un angolo mandibolare molto accentuato ed un mento ben demarcato conferisono un aspetto volitivo (un esempio: il famoso Ron Moss della soap-opera “Beatuful”)
Quando il mento è addirittura troppo sporgente, il viso assume un aspetto greve, un po’ volgare.
– Un angolo mandibolare più morbido, con un mento piccolo ma ben disegnato, sono caratteristici di un viso più dolce, più femminile (Michelle Pfeiffer, Haudrey Hepburn).
– Un angolo mandibolare più aperto, ed un mento più slanciato sono particolarmente eleganti ed aristocratici (Nefertiti)
– Un angolo mandibolare molto aperto con un mento sfuggente, danno invece un aspetto debole ed un po’ subdolo.
COSA SI PUO’ OTTENERE CON L’INTERVENTO DI MENTOPLASTICA

Per quel che concerne il mento, le correzioni principali che si possono effettuare sono l’aumento e la riduzione, ma anche l’angolo della mandibola può essere ritoccato, cosi come il doppio mento può essere eliminato. E’ preferibile procedere chirugicamente solo al completamento della fase di crescita ossea, solitamente dopo i 16/18 anni. La mentoplastica additiva inoltre non è irreversibile (al contrario di quella riduttiva), basterà rimuovere chirurgicamente la protesi per ritornare alle caratteristiche morfologiche precedenti.
MENTOPLASTICA: TECNICA (intervento e post-intervento)

MENTOPLASTICA ADDITIVA
L’aumento si effettua impiantando una protesi di silicone, variamente conformata a seconda della necessità, proprio laddove il mento manca, attraverso una piccola incisione effettuata all’interno della bocca (quindi senza alcuna cicatrice visibile), ambulatoriamente con l’ausilio di un’anestesia locale che può essere associata ad una sedazione più o meno leggera, a seconda delle preferenze del paziente.

Anestesia: locale, eventualmente associata ad una leggera sedazione.
Degenza: ambulatoriale (circa 3 ore)
Convalescenza: la medicazione viene rimossa dopo 4 giorni. Persisterà un leggero gonfiore per una settimana circa.
MENTOPLASTICA RIDUTTIVA
La riduzione avviene attraverso la stessa via (endorale) con la medesima anestesia, ma invece di aumentare la proiezione del mento con una protesi, si riduce la sporgenza eccessiva con l’aiuto di una piccola fresa collegata ad un micromotore, che consente di modellare l’osso con facilità e precisione.

Oltre a queste modifiche fondamentali e più consuete, si possono effettuare altre tipologie di modellamento, come creare una morfologia più squadrata, o più aguzza, o più tondeggiante; creare una fossetta centrale od eliminarla, ecc.

Anestesia: locale con sedazione
Degenza: ambulatoriale, circa 3 ore
Convalescenza: la medicazione viene rimossa dopo 4 giorni. Un gonfiore del mento persisterà per due settimane circa.
L’ANGOLO DELLA MANDIBOLA
Per ciò che concerne l’angolo della mandibola, la richiesta è sempre quasi esclusivamente maschile e mirata all’aumento. L’intervento può essere effettuato nei casi più gravi, con l’impianto di protesi preformate, che vengono impiantate sempre per via endorale (cioè con l’incisione all’interno della bocca, quindi senza cicatrici esterne e visibili), preferibilmente in anestesia totale. Nella maggior parte dei casi, però, è sufficiente un filler, cioè una sostanza di riempimento impiantabile mediante una semplice iniezione, come avviene per la modellazione degli zigomi.
Ciò consente anche un modellamento progressivo, che potrà essere dosato in sedute successive fino al raggiungimento del risultato desiderato dal paziente.